

Allora  perché non riconoscere come cittadini italiani bambine e bambini  stranieri cresciuti in Italia, inseriti nei percorsi educativi e  scolastici italiani e che hanno completato  il ciclo di studi qui nel nostro Paese? Con la proposta di legge  d’iniziativa popolare sullo ius culturae si vuole fare proprio questo:  attribuire la cittadinanza a tutti quei figli di genitori stranieri che  hanno portato a compimento gli studi in Italia, che ogni giorno  condividono sogni, ambizioni e passioni con i loro coetanei italiani,  che avranno il diritto un domani di votare e di partecipare attivamente  alla comunità nella quale vivono facendo valere le proprie idee e i  propri ideali. Il progetto di legge è pronto, si è deciso infatti di  proporre il medesimo testo votato dalla Camera dei Deputati nella  precedente legislatura, un testo certamente non perfetto ma che  rappresenta lo strumento più immediato per sollecitare il Parlamento a  riaprire quel dibattito. E’ urgente che l’Italia affronti la questione  dei -nuovi italiani- e si doti di una legge moderna sulla cittadinanza  che sappia adeguarsi alle attuali esigenze del Paese che non può  rimanere legato alle medesime leggi di un tempo. Lo scenario è infatti  cambiato e promuovere un’iniziativa del genere è di fondamentale  importanza per l’avanzamento del Paese in ambito culturale ma  soprattutto sociale.
Come Comitato d’Azione Civile di Galatina  abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa nazionale e abbiamo  lanciato una raccolta firme aperta a tutti i cittadini maggiorenni.  Nella mattinata di Domenica 2 giugno saremo in Piazza Alighieri dove  sarà possibile sottoscrivere la nostra proposta, appoggiati anche dalla  Consulta dei Giovani di Galatina e in particolare dalla Presidente Marika Martina  la quale dichiara: -mi sono spesso interrogata sul perché non  bisognerebbe riconoscere la cittadinanza a chi completa con successo un  ciclo scolastico nel nostro paese. La società italiana potrà solo trarre  vantaggio dall’inclusione di giovani ragazzi che, figli di genitori  stranieri, studiano nelle scuole della Repubblica, parlano correttamente  la lingua italiana, ne abitano le città. È contraddittorio insegnare  loro i valori contenuti nella Costituzione di un paese che li respinge  come cittadini. Attraverso lo ius culturae, inoltre, si amplia e  valorizza il ruolo della scuola come luogo in cui si costruisce il senso  civico, palestra formativa dei cittadini di domani. Sostenere insieme  alle ragazze e ai ragazzi della Consulta dei Giovani di Galatina questa  iniziativa, portata avanti da Caterina Luceri, è importante: rimanendo  estranei nei confronti di qualsiasi schieramento politico, diamo lustro  ad idee degne di merito per il miglioramento sociale, incline  all’integrazione.-
Un ringraziamento anche all’Amministrazione comunale e in particolare al Sindaco Dott. Marcello Amante, alla Vicesindaco Sig.ra  Maria Rosaria Giaccari al Consigliere Dott.  Pierantonio De Matteis per aver accolto con favore la nostra iniziativa e averci guidato nella fase organizzativa dell’evento.
Un piccolo gesto quello di apporre la firma ma di fondamentale  rilevanza per far arrivare questa iniziativa fino a Roma. Bisogna  infatti raccogliere a livello nazionale almeno cinquantamila firme per  far diventare italianochistudia non più solo uno slogan ma una  battaglia di diritti che può diventare realtà e che può cambiare in  meglio il nostro Paese.
Caterina Luceri, coordinatrice Comitato d’Azione Civile Europa (Galatina)